Ginosa-questione Bellisario-Sforza: ”La risposta del Presidente del Consiglio contro le intromissioni della Dirigente dell’Ist.Perrone Castellaneta”

22/12/2019

Gentilissima Dirigente, 

previa riflessione e previo confronto con la Conferenza dei Capigruppo, sono addivenuta alla decisione di riscontrare la sua nota, che inizialmente avevo deciso di ignorare, non essendo mio costume, alimentare polemiche e rispondere a gratuite offese ed illazioni. 

Nella fattispecie la risposta diventa doverosa, a tutela del Consiglio Comunale del Comune di Ginosa, che mi onoro di rappresentare.

Prescindo da qualsivoglia valutazione in merito al contenuto della sua missiva e dall'attacco alla su a Collega, intendo focalizzare l'attenzione perpetrato a danno delle istituzioni del Comune di Ginosa.

Particolarmente offensivo è l'inciso:"... aver suscitato interventi anche nelle sedi istituzionali...a volte basati sull'ignoranza delle norme vigenti dell'Ordinamento degli Enti Locali, in materia di competenza dell'organo deputato a deliberare nella materia in discussione".

Parimenti offensivo, è l'affermazione:" sconcertante ascoltare affermazioni di pubblici amministratori che hanno sostenuto la tesi dell'incompetenza a deliberare della Giunta, ignorando il contenuto dell'art. 42 del TUEL …" fornendoci una lezione di diritto amministrativo e scolastico, arricchito dalla citazione della sentenza n. 110/2013 del C.di S. e facendo riferimento alla D.G.C. n.270 del 2014. 

Sul punto evidenzio che, dell'art.42 del TUEL,le è sfuggito il primo comma il quale attribuisce al Consiglio Comunale il potere di indirizzo e di controllo politico amministrativo.

Tale potere/dovere, si estrinseca oltre che negli atti deliberativi, anche nell'esercizio delle prerogative del consiglieri ( diritto di iniziativa, diritto di presentare interrogazioni e mozioni, richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, diritto di informazione e di accesso agli atti amministrativi, diritto al rilascio di copie di atti e documenti,  diritto di sottoporre le deliberazioni della Giunta al controllo preventivo di legittimità), tutti previsti dal TUEL ed esplicitati del Regolamento per il Funzionamento del CC (art. da 23 a 28).

In particolare, ai sensi dell'art.25 del citato Regolamento, ove ne faccia richiesta un quinto dei consiglieri, il Presidente del C.C. deve convocare il Consiglio. Sussistendone i presupposti legali, doverosamente ho convocato il C.C su un tema, quello dell'istruzione e della formazione, di tale rilevanza per la comunità che merita tutti gli approfondimenti del caso, anche mediante l'apertura al pubblico della seduta. 

Il tutto senza considerare che la risalente sentenza da lei citata (n.110/2013) e la D.G.C da lei citata (n. 270/2014) devono ritenersi superate dalla D.G.R. n.1786 del 07.10.2019" Piano Regionale di dimensionamento scolastico e programmazione dell'offerta formativa. Linee di indirizzo per il biennio 2020/ 2021 e 2021/2022, a mente del quale, a pag 15 par. 3.2 "Il modello operativo scelto dalla Regione Puglia è fondato sulla concertazione interistituzionale tra le istituzioni scolastiche ,i Comuni e le Unioni di Comuni, le Province/ Città Metropolitane di Bari, gli Uffici Scolastici Provinciali, l'Ufficio scolastico Regionale per la Puglia , le Organizzazioni sindacali ed ogni altro soggetto interessato".  

Il par.3.2.2. Procedimento, al terzo comma recita: 

"L'iter si articolerà secondo lo schema (che allego a beneficio di tutti), dal quale non si avince alcuna competenza della Giunta Comunale. 
Ivi infatti, con riferimento al primo ciclo di istruzione, nel secondo riquadro, si attribuisce ai Comuni, acquisito il parere obbligatorio delle istituzioni scolastiche interessate e confrontarsi con le organizzazioni sindacali, la facoltà di avanzare proposte di riequilibrio dell'attuale assetto… trasmettendo le relative delibere del Consiglio Comunale.

Con riferimento al secondo ciclo di istruzione, il secondo riquadro è bianco, dando spazio a delle due possibili interpretazioni:

1) la procedura prevista per il primo ciclo deve ritenersi applicabile anche al secondo ciclo, quindi resta la competenza del C.C. 
2) il Comune  non ha alcuna facoltà, in tal caso, il problema della competenza è superato dalla mancata previsione di qualsivoglia ruolo dell'ente civico. 

Ad ogni buon conto, in sede di seduta consiliare è stato espressamente richiesto al Segretario Generale di formulare un apposito quesito    all'ANCI sul punto, per acquisire i necessari chiarimenti.

Non tutti , evidentemente hanno le sue certezze, se ritengono necessari chiarimenti ad approfondimenti.

Certo, non è chiaro a quale titolo si sia pronunciata nel merito delle questioni inerenti la comunità ginosina ed il suo Consiglio Comunale. 

Il suo sconcerto e le sue gratuite affermazioni, sono oltremodo offensivi per il Consiglio Comunale da me rappresentato e pertanto la invito a formulare le sue scuse, da indirizzare agli stessi destinatari, anche per conoscenza, della sua nota del 5.12.2019

Tanto dovevo

Distinti saluti  


                                                      La Presidente del C.C 
 
                                                        (Avv. Antonietta Rizzi)