Giovanni Matera: "al Pertini Montale di Rutigliano".

Formazione a scuola con l'imprenditore Laertno.

14/03/2015

Dai banchi da lavoro delle aziende, a quelli di scuola. Continua sul fronte della formazione l’impegno dell’imprenditore laertino Giovanni Matera, che martedì 10 marzo ha incontrato le classi quinte dell’Istituto Tecnico Economico Tecnologico Statale “E. Montale” di Rutigliano.

Quarto appuntamento nelle scuole per il titolare della “Matera Arredamenti’’ di Laterza, nonchè primo in provincia di Bari, che ha presentato il suo libro “La cassetta degli attrezzi’’ e tenuto uno stimolante dibattito riguardo a vari temi della sfera lavorativa con gli alunni, ormai prossimi alla maturità.

Dopo il saluto del dirigente scolastico Andrea Roncone, Matera è andato dritto al punto ponendo una semplice e al tempo stesso complessa domanda ai giovani interessati: perchè alcune persone hanno più successo di altre nella vita?

«Gli obiettivi sono il nostro carburante – ha spiegato – avere una forte ambizione e capire cosa vogliamo fare rappresenta il primo step. Analizziamo attentamente il punto di partenza e cerchiamo di immaginarci tra 10 e 20 anni. Come ci vediamo? Tutto viene creato due volte: prima nella testa e in seguito nella realtà. A volte basta scrivere il nostro sogno su un pezzo di carta per rafforzare il desiderio di realizzarlo e infine riuscirci. Armiamoci di conoscenza supplementare tenendoci sempre aggiornati nel settore scelto. Il fitness migliore per la mente, infatti, è la formazione. Pianifichiamo il nostro intero progetto e perseveriamo, sempre».

Chi alla strada dell’imprenditoria preferirà quella del lavoratore dipendente, dovrà necessariamente passare per il famigerato e da molti temuto colloquio di lavoro, il cui scopo è principalmente quello di far emergere i lati positivi e negativi del soggetto.

Anche in questo caso, Matera ha suggerito agli aspiranti candidati l’atteggiamento giusto da avere per dare delle risposte convincenti agli esaminatori, che ci facciano apparire propositivi, disponibili al cambiamento e interessati a raggiungere una meta prima ancora di uno stipendio. Insomma, a fare prima di avere.

Di notevole importanza anche la compilazione del curriculum vitae, in cui la voce relativa alle esperienze lavorative pregresse, persino le più piccole e apparentemente insignificanti, è ormai divenuta la più letta. Una ditta, difatti, assumerà colui che a parità di titoli ne avrà accumulate di più nel corso degli anni. Così, giocando bene le proprie carte, si potrà evitare l’odiosa e fatidica frase “le faremo sapere’’.

«Dimostriamo di essere unici e indispensabili. Nessun imprenditore è così stupido da privarsi di una persona così. É questo il nuovo posto fisso», ha concluso Giovanni Matera.

Il coinvolgimento da parte dei ragazzi e di alcuni professori è stato tangibile nelle discussioni generatesi nel corso dell’incontro, in cui ognuno ha espresso il proprio punto di vista, a volte anche animatamente ma senza mai sfociare nella volgarità o in eccessi di presunzione o saccenza.

Ciò, a testimonianza che mai come in questo periodo storico i concetti formativi rappresentano uno strumento utile per superare i momenti di crisi, e che essi attecchiscono soprattutto e fortunatamente nelle menti dei potenziali talenti di domani.

Miki Marchionna