Laterza | Fede e devozione. La via del dolore e della speranza: "In cammino con la Madonna Addolorata." Just tv

12/04/2025

Un clima di raccoglimento, fede autentica e partecipazione popolare ha segnato la serata di *venerdì 11 aprile 2025*, presso il *Santuario Mater Domini*, cuore pulsante della spiritualità laertina.L’occasione è stata la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da don Giuseppe Bernalda, Arciprete Abate di Laterza, affiancato dagli altri sacerdoti della vicaria: don Domenico Giacovelli, don Luigi Conte, don Paulin Mama, don Francesco Alfarano e don Simplice Etoundi.Il Santuario era gremito di fedeli, riuniti per vivere un momento intenso di comunione e preghiera, culminato nella *Via Matris dolorosa*, antica e toccante pratica liturgica che medita sui *sette dolori vissuti da Maria Santissima* nella sua unione al Figlio crocifisso.

I sette momenti  dalla profezia di Simeone fino alla deposizione del corpo di Gesù nel sepolcro_ – sono stati vissuti nella straordinaria cornice del *centro storico di Laterza*, tra le luci soffuse e i silenzi dei vicoli antichi, che hanno fatto da sfondo a un corteo ordinato e suggestivo.Durante ciascuna delle sette stazioni, sono stati letti brani del Vangelo da parte di rappresentanti delle parrocchie di Laterza, offrendo così una meditazione condivisa e partecipata che ha coinvolto l’intera comunità.

A portare a spalla la statua della *Madonna Addolorata*, con profonda devozione, sono stati i fedeli – _uomini e donne_ – e i membri delle confraternite locali. La processione è stata guidata dal crocifisso, seguito da due file di fedeli con in mano i flambeaux, simbolo di luce e speranza.La processione si è conclusa nella *Chiesa Matrice di San Lorenzo Martire*, dove l’intera comunità si è raccolta per un ultimo momento di silenzio e preghiera davanti alla Vergine Addolorata, tra canti mariani e grande commozione.

Un evento che conferma il forte legame tra tradizione e fede, e che ogni anno rinnova lo spirito della comunità laertina nel tempo della Passione.  


Giuseppe Perrone