Beni mobili e immobili e disponibilità finanziarie per 5,2 milioni di euro riconducibili a L. e G. C. (padre e figlio di 78 e 36 anni), titolari di un autosalone di vetture usate a Martina Franca, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza su disposizione del gip del tribunale di Taranto.
I due uomini furono arrestati dalle Fiamme Gialle il 25 luglio dello scorso anno per usura ed estorsione e il 13 febbraio scorso si sono visti notificare dalla Polizia un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito di un’indagine parallela. Secondo l’accusa, avrebbero prestato denaro a persone in difficoltà economica applicando tassi d’interesse fino al 470% annuo.
In occasione del primo arresto, nei confronti di padre e figlio i finanzieri eseguirono il sequestro preventivo di beni e disponibilità per un totale di 131 mila euro, parametrato ai profitti del reato di usura. Le successive indagini patrimoniali hanno consentito di appurare la netta sproporzione tra i beni riconducibili ai due imprenditori e ai loro nuclei familiari e i redditi dichiarati.
Oggi le Fiamme gialle hanno eseguito un decreto di sequestro anticipato di beni. Si tratta di 11 fabbricati, 20 appezzamenti di terreno, 3 complessi aziendali, 55 automezzi e rapporti finanziari con saldi contabili attivi.
Fonte: LaGazzettadelMezzogiorno