Ginosa: "Il Conte di Montecristo, diventa opera lirica grazie a un compositore ginosino "Mariano Panico". Just tv News

04/11/2023

Il Maestro Mariano Panìco è il primo compositore italiano a scrivere un’opera dal celebre romanzo di Dumas, ispirato alle prigionie nel Castello Aragonese di Taranto

Taranto – È pugliese il primo compositore italiano a scrivere un’opera lirica tratta da “Il Conte di Montecristo”. Si tratta di Mariano Panìco, direttore d’orchestra nato e cresciuto a Ginosa (TA).


Taranto continua ad essere legata allo scrittore Dumas: proprio nel Castello Aragonese fu imprigionato il padre di Alexandre Dumas, il generale Thomas Alexandre Davy de la Pailleterie, ispirando lo scrittore per la trama del Conte di Montecristo.“Finalmente dopo tre anni e otto mesi di incessante lavoro sono lieto di potervi presentare la mia Prima Opera Lirica – ha annunciato il Maestro Panìco – tratta dal celeberrimo romanzo di Alexandre Dumas, ‘Il Conte di Montecristo’, reso celebre anche grazie allo sceneggiato interpretato da Gerard Depardieu. Era il febbraio del 2020 e un impegno così imponente richiedeva una grande riflessione sulla mia vita quotidiana, sulle mie abitudini e sulla mia attività artistica. Un mese dopo in Italia è scoppiata la pandemia da Coronavirus, un evento che ha anche bloccato gli spettacoli dal vivo ma mi ha permesso di concentrarmi in maniera esclusiva su questo lavoro”.

Il libretto è firmato dal grande artista Nicola Hansalik Samale: 3534 battute, due ore e venti circa di musica, 511 pagine di partitura, un Prologo, due Atti e un Epilogo sono i numeri di questo lavoro.

“Sono stati tanti i momenti di sconforto – ha spiegato il Direttore d’orchestra – ma sono andato avanti per amore di questo romanzo, il personaggio di Edmond Dantes è attualissimo ai nostri giorni: la cattiveria, l’invidia, l’amore, l’odio, l’amicizia, l’ingiustizia, la vendetta, la fama di potere, sono sentimenti contrastanti che appartengono alla nostra quotidianità. Il libretto scritto da Samale presenta dei bellissimi colpi di scena”.

L’opera, nel corso dei lunghi 3 anni e 8 mesi di componimento, è stata scritta in diversi luoghi ma quelli più importanti sono stati: Taranto (la città in cui vive Mariano Panìco), Conca Casale in provincia di Isernia e Ginosa.

Il Maestro Mariano Panìco insieme al Soprano Lorena Zaccaria ha fondato l’Associazione musicale “Arturo Toscanini” che nasce a Taranto con lo scopo di promuovere la formazione, la diffusione e la condivisione della cultura musicale in tutte le sue forme, attraverso la realizzazione di attività concertistica, spettacoli d’opera lirica e masterclass, con la collaborazione di importanti artisti nell’ambito musicale.

“L’Italia è la culla dell’arte, della musica, del melodramma, dell’opera lirica, dei grandi compositori – ha concluso il Maestro Panìco – ma ormai da diverso tempo i teatri lirici vivono una crisi sempre più forte e, il famoso “Recitar cantando” diventa un intercalare sempre meno popolare, e sempre più di “nicchia”. Tutto questo ha bisogno di una forte riflessione se vogliamo salvare il nostro patrimonio storico-culturale. La musica è quell’arte astratta che nobilita le nostre anime, la musica è tutto. Attraverso questo lavoro vorrei dimostrare che nella patria del Belcanto è ancora possibile scrivere musica, dove l’arte dei suoni è ancora in grado di suscitare delle emozioni”.