Ginosa | Viale Martiri d’Ungheria: "Così si mette in ginocchio l’economia di vicinato. Subito un confronto vero e soluzioni che tengano insieme ambiente e lavoro." Just tv

11/10/2025


Comunicato stampa Confartigianato

La delegazione ginosina di Confartigianato esprime forte preoccupazione per gli effetti che le recenti scelte sulla viabilità in via Martiri d’Ungheria stanno già producendo e rischiano di aggravarsi con la pista ciclabile in fase di implementazione lungo l’intero asse stradale. Come Confartigianato sosteniamo, senza se e senza ma, la preoccupazione e la protesta degli imprenditori ginosini. Le loro richieste sono legittime e urgenti: chi crea lavoro e tiene viva la propria comunità merita ascolto ed attenzione. Dopo aver subito il passaggio a senso unico della strada, una delle principali vie commerciali del paese, ora con la pista ciclabile si avrà la soppressione di centinaia di stalli di sosta: una decisione che, senza adeguate misure compensative, rischia di colpire duramente commercianti, artigiani e clienti, compromettendo la tenuta dell’economia di prossimità.

 Come Confartigianato siamo i primi a riconoscere il valore della mobilità sostenibile e delle innovazioni urbane, ma la transizione ecologica non può tradursi in desertificazione commerciale. In una fase in cui le attività locali faticano a reggere l’urto dell’e-commerce e della grande distribuzione, non è questo il momento e non sono queste le soluzioni. Confartigianato ribadisce che piste ciclabili e qualità urbana sono obiettivi condivisi, a patto che siano progettate in modo inclusivo, con analisi di impatto e strumenti di mitigazione per garantire accessibilità, sosta di prossimità e continuità delle attività.

Diversamente, il rischio concreto è di svuotare le strade e indebolire il tessuto sociale, economico e occupazionale che esse sostengono. Confartigianato ha già chiesto un incontro urgente con l’Amministrazione comunale, per individuare in tempi rapidi soluzioni alternative e compensative che salvaguardino l’economia di vicinato e l’interesse generale della comunità ginosina. Come sempre siamo pronti ad un confronto vero e leale: la città sostenibile si costruisce con le imprese, non contro le imprese. Le piste ciclabili devono esserci, ma servono progetti intelligenti, tempi giusti e tutele concrete per chi ogni giorno tiene aperte le saracinesche e dà lavoro.