Anche i Forestali della provincia di Taranto, grazie ad un protocollo firmato con la Regione Puglia, si dotano di una nuova e potente risorsa tecnologica per la tutela dell’ambiente e della sicurezza pubblica: si tratta del drone Autel EVO Max 4T, un velivolo a pilotaggio remoto di ultima generazione, già operativo in varie missioni di sorveglianza e controllo del territorio.
Il dispositivo sarà impiegato in attività di contrasto ai crimini ambientali, prima tra tutte la piaga degli incendi boschivi che sta attanagliando la provincia jonica in questo inizio d’estate. Il suo utilizzo sarà sicuramente di valido ausilio anche nella prevenzione e repressione di abbandoni illeciti di rifiuti in aree rurali e protette, degli abusivismi edilizi, degli inquinamenti di aria e acqua, del consumo illecito di suolo e di quant’altro possa arrecare danno al territorio e alla salute dell’uomo, grazie alle sue avanzate capacità di volo e all’elevata qualità delle riprese termiche e ottiche.
Il drone è utilizzato esclusivamente da personale dell’Arma appositamente formato e abilitato alla conduzione di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (UAS), in conformità con la normativa ENAC vigente.
Dotato di telecamere ad alta definizione, sensori termici e capacità di volo notturno e in condizioni ambientali complesse, l’EVO Max 4T consente un monitoraggio rapido e preciso di ampie porzioni di territorio, anche in aree difficilmente accessibili via terra, segnalando la presenza di persone e fonti di calore anche a distanza di chilometri dall’operatore.
L’introduzione del drone rappresenta un importante passo in avanti nella modernizzazione degli strumenti operativi a disposizione dei Carabinieri Forestali, rafforzando le attività di prevenzione ambientale e di protezione civile in un territorio, come quello jonico, particolarmente sensibile sotto il profilo ecologico e paesaggistico.
Come spiega il Tenente Colonnello Antonio Santaniello, Comandante del gruppo Carabinieri Forestali di Taranto, l’uso di queste risorse tecnologiche avanzate risulta indispensabile per fronteggiare crimini ambientali sempre più diffusi e complessi dal punto di vista investigativo e diventa un validissimo supporto perfino in casi di emergenza civile lì dove l’uomo non riesce ad arrivare.
Con l’impiego di tecnologie all’avanguardia, l’Arma dei Carabinieri conferma il proprio impegno a tutela del patrimonio naturalistico italiano e della sicurezza dei cittadini.