Nota stampa del Consigliere Regionale e Vice Presidente della Commissione Ambiente Antonio Paolo SCALERA (LPD)
“L’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del SS Annunziata di Taranto è la seconda in Puglia dove nascono circa 2 mila bambini l’anno. Lo scorso mese di novembre – ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera - a seguito della denuncia di uno dei medici neonatologi in servizio presso l’Unità di Terapia Intensiva di Neonatologia del SS Annunziata di Taranto, veniva resa pubblica la grave carenza di personale medico per portare avanti il reparto. A distanza di qualche settimana, il 4 dicembre scorso, si tenne nella III Commissione Sanità un’audizione alla presenza della Direzione Strategica dell’ASL di Taranto che assicurò di aver stipulato dei contratti con dei professionisti per garantire la copertura dei turni e scongiurare così la chiusura dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Lo scorso 8 febbraio, tre medici hanno lasciato quel reparto riducendo così il numero dei professionisti in servizio a sole due unità, compreso il direttore e nel frattempo la Direzione Strategica dell’ASL di Taranto ha messo a completa disposizione dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del SS Annunziata un’ambulanza pronta a trasferire i neonati prematuri in strutture più adeguate. Le precarie condizioni di quel reparto sono date dal fatto che, i 3 medici specializzandi presenti, non possono garantire la copertura adeguata e la continuità necessaria. Il 24 febbraio - ha proseguito Scalera - vista la grave situazione venutasi a determinare, ho depositato una richiesta di audizione urgente, non ancora calendarizzata, in Commissione Sanità. In questi giorni, il rischio di chiusura dell’UTIN di Taranto, sta preoccupando sempre di più la comunità jonica e le organizzazioni sindacali di categoria, perché in quel reparto sono rimasti solo 4 neonatologi e tre specializzandi a fronte di un bacino d’utenza che comprende l’intera provincia di Taranto In queste condizioni non è possibile garantire un’adeguata assistenza del nascituro critico, costringendo così le donne, a rischio parto pretermine, ad essere trasferite in altre province della nostra regione, Il reparto formalmente risulta ancora aperto, ma nella sostanza non lo è, in quanto non si possono affidare le urgenze tempo dipendenti all’ambulanza pronta per trasferire a Bari i neonati che nascono con problemi. La carenza del servizio di terapia intensiva neonatale sta già determinando un calo vertiginoso delle nascite (80 in meno dall’inizio dell’anno rispetto a quello precedente). Ho inoltrato – ha concluso Scalera – una interrogazione urgente all’Assessore Regionale alla Sanità chiedendo di intervenire con urgenza per scongiurare la chiusura del reparto UTIN del SS Annunziata di Taranto, privandolo così di un fondamentale servizio. La sua chiusura, invece, penalizzerebbe ulteriormente una città e la sua provincia che, in questi anni, hanno subìto scelte che hanno determinato gravi criticità in ambito sanitario.”