Ginosa-Consiglio Bellisario:" Tutti presenti tranne la Maggioranza del Comune"

19/11/2019

Insomma, un Consiglio Comunale trasformato in  un dibattito pubblico, vista l’assenza della maggioranza.

Un incontro dove hanno preso parte i consiglieri di opposizione, la presidente del Consiglio e tutti gli attori interessati alla questione; studenti, docenti, segretari, tutti presenti tranne la Maggioranza Pentastellata. 

Un consiglio comunale per discutere sul futuro dell’Ist "Bellisario-Sforza" di Ginosa, un futuro che a quanto pare il sindaco e la giunta del comune di Ginosa, hanno deciso in solitario, in totale autonomia e senza partecipazione, infatti l’amministrazione a 5 stelle ha condiviso la proposta della Regione Puglia e dell’ Istituto Mauro Perrone di Castellaneta che prevede una nuova divisione in poli (professionale e tecnico) con l’aggiunta di un nuovo indirizzo di studi “Operatore Agricolo”, con in più l’accorpamento tra il “Bellisario” e il “Perrone” di Castellaneta.

Una sala consigliare molto gremita e partecipata tranne che dalla Maggioranza Pentastellata

Un consiglio comunale fortemente voluto dall’opposizione – che ha raccolto le firme stabilite dal Regolamento del Comune e che giudica il gesto della maggioranza come una grave mancanza di trasparenza e partecipazione e che porterà il territorio comunale a perdere l’autonomia e la dirigenza dell’Ist. Bellisario a svantaggio del territorio ginosino - e concordato anche con il Capogruppo Sergio Basta (che non ha manifestato nessun dissenso, come riferito dal Presidente), ma rifiutato dalla maggioranza attraverso un comunicato stampa.

 Incisivi gli interventi della Dirigente Scolastica che informa tutti che il Bellisario è al quarto posto della provincia come istituto tecnico ed al sesto per quello professionale.

La consigliera Mongelli ha spiegato che al Bellisario mancano solo tredici iscrizioni facilmente recuperabili avendo le classi di terza media del territorio ginosino un elevato numero di studenti.

Un incontro pacifico, ma purtroppo concluso prematuramente, in quanto l’assemblea non era stata richiesta nel termine di quindici giorni prima. 

Ed è così che si sono chiusi i sipari, con l’amaro in bocca da parte di tutti; studenti, docenti e genitori, con la proposta da parte dell’opposizione di organizzare al più presto un altro consiglio comunale per affrontare la questione e dare voce alla Scuola.