Nota stampa Consiglieri Comune di Ginosa Ratti, Mongelli e Sangiorgio:
I Consiglieri Comunali di Forza Italia Ratti Patrizia, Mongelli Marilisa e Sangiorgio Giuseppe: “La Corte dei Conti non dice ciò che l’assessore racconta. La verità è un’altra, ed è scritta nero su bianco.”
In queste ore l’Assessore al Bilancio del Comune di Ginosa ha diffuso un comunicato trionfale sulla deliberazione n. 177/2025 della Corte dei Conti, dopo averla tenuta nel cassetto per 20 giorni, dipingendo una situazione rassicurante che, tuttavia, non trova alcuna corrispondenza nel contenuto reale dell’atto.
È doveroso quindi ristabilire la verità, perché la contabilità pubblica non è un terreno dove si può giocare con le parole.
“𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢”? 𝐍𝐨: 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐚𝐭𝐢.
L’assessore sostiene che la Corte non abbia rilevato criticità. Peccato che la Corte scriva chiaramente che il risultato di amministrazione risulta alterato e che il Fondo crediti di dubbia esigibilità è sottostimato di quasi 2 milioni di euro.
Non si tratta di “sfumature tecniche”, ma di elementi che incidono sulla veridicità del bilancio.
“𝐃𝐢𝐬𝐚𝐯𝐚𝐧𝐳𝐨 𝐫𝐞𝐜𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨”? 𝐌𝐚𝐧𝐜𝐚 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚.
L’assessore afferma che il disavanzo 2019 sarebbe stato già recuperato. La Corte chiede invece, entro 60 giorni, la delibera del Consiglio Comunale che attesti formalmente il recupero anticipato.
Delibera che non è mai stata approvata.
Chi proclama un recupero senza l’atto dovuto, racconta una storia, non la verità.
“𝐂𝐨𝐥𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢”? 𝐍𝐨: 𝐢 𝐫𝐢𝐥𝐢𝐞𝐯𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟗 𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟑.
L’assessore tenta l’ennesimo scaricabarile. Peccato che la deliberazione riguardi solo gli anni 2019–2023, tutti gestiti dall’attuale maggioranza.
Gli errori nel calcolo del FCDE, le incongruenze nei contenziosi, la sottostima delle partecipate, l’uso improprio del metodo triennale:
sono atti di questa amministrazione, non eredità remote.
“𝐏𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐢”? 𝐍𝐨: 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢.
Secondo l’assessore sarebbe tutto risolto.
La Corte, invece, chiede:
ricalcolo del FCDE secondo i principi contabili;
ricognizione completa del contenzioso;
riaccertamento puntuale dei residui attivi e passivi;
adeguamento degli accantonamenti;
documentazione mancante;
atti consiliari non adottati.
Se questo è “tutto a posto”, allora le parole hanno perso significato.
𝐋𝐚 𝐧𝐚𝐫𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐮𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐚𝐧𝐜𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞.
La Corte non certifica successi, non premia “buone pratiche” e non avalla la versione dell’assessore.
La Corte segnala criticità gravi, richiede atti formali, chiede ricalcoli e pretende trasparenza.
La realtà è semplice: la gestione finanziaria del Comune presenta errori, sottostime e atti mancanti che l’amministrazione deve correggere.
Come consiglieri comunali di minoranza, continueremo ad attenerci a ciò che è scritto negli atti ufficiali.
L’assessore Gigante, piuttosto, spieghi “𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐦𝐚𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐢? 𝐄 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐦𝐚𝐢 𝐞̀ 𝐝𝐨𝐯𝐮𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝟔𝟎 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞?”.
𝐆𝐢𝐧𝐨𝐬𝐚 𝐡𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐩𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ e bilanci costruiti correttamente, non di comunicati autocelebrativi scollegati dagli atti ufficiali.